Fra tutte le tradizioni siciliane che esulano dallo stretto ambito pasquale o comunque relativo alla Settimana Santa, ve ne è una che particolarmente attrae il mio interesse: la festa del SS. Crocifisso di Monreale (PA).
Le motivazioni di ciò affondano le radici probabilmente in tre ordini di motivi:
1 - Pur essendo una festa molto ricca di "colore", sono predominanti e tangibili la religiosità e la devozione che le fanno da cornice e che conseguenzialmente la rendono autentica testimonianza di fede.
2 - Me ne ha parlato in maniera talmente entusiastica il mio carissimo amico dott. Giovanni Cammareri, trapanese e studioso di tradizioni popolari, che mi ha in un certo senso "contagiato".
3 - Ho conosciuto personalmente Valentino Mirto, Priore della Confraternita del SS. Crocifisso di Monreale, e alcuni suoi confratelli, e mi ha colpito la loro giovanissima età, cosa che fa ben sperare per il futuro delle tradizioni popolari religiose del nostro Sud.
-.Franco Stanzione
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I festeggiamenti dedicati al SS. Crocifisso durano tre giorni, 1, 2 e 3 maggio e si esplicano attraverso celebrazioni e solennità con caratteristiche tutte proprie, che ne fanno l’unica festa che si celebra a Monreale con risonanza così profonda. In questi giorni di festa la Piazza e le strade del paese sono piene di gente, molte delle quali si recano in Chiesa per assistere alla novena che si celebra nei giorni antecedenti alla processione. Le celebrazioni in onore del SS. Crocifisso arrivano al loro culmine il giorno 3 maggio, infatti, al termine del solenne pontificale celebrato dall’arcivescovo, ha luogo la tradizionale discesa dall’altare della Venerata immagine: è fatto scendere dall’altare ed adagiato sulla “vara”, le ferite del costato sacro sono palpeggiate di continuo dai fazzoletti dei fedeli. Scoppi di pianto accompagnano questo succedersi disordinato di carezze, e un tremito nervoso serpeggia anche nei più forti di spirito, soggiogati da quella fede che scuote ogni dubbio. Le scene sono ancora quelle descritte nel secolo scorso dal Pitrè: “… i sottostanti fanno ressa per salire anche loro ma non trovano spazio per mettere un piede …”. L’Effige è poi collocata all’esterno della Chiesa, sotto la maiolica che raffigura il protettore di Monreale, da dove alle ore 18:00 in punto, al suono del campanello e al rullo dei tamburi, accompagnato dal suono festoso delle campane a distesa, si dà il via alla solenne processione. Dalle 14:00 fino alle ore 18:00, i fedeli si accalcano presso la maiolica, per toccare, baciare e pregare il Crocifisso, prima che inizi la processione. Fazzoletti bianchi, rossi, turchini volano dal basso verso l’alto e dall’alto verso il basso, lanciati dalla folla che li passano ai fratelli vicino al Cristo i quali, raccolgono e palpano con essi delicatamente le membra adorate, poi li ripassano alla folla, che con le mani in aria li coglie al volo stringendole al petto ed accarezzandosi il viso gridando: "Grazia Patruzzu Amurusu".
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- Testo e foto sono tratti dal sito Confraternita SS. Crocifisso Monreale .
Le motivazioni di ciò affondano le radici probabilmente in tre ordini di motivi:
1 - Pur essendo una festa molto ricca di "colore", sono predominanti e tangibili la religiosità e la devozione che le fanno da cornice e che conseguenzialmente la rendono autentica testimonianza di fede.
2 - Me ne ha parlato in maniera talmente entusiastica il mio carissimo amico dott. Giovanni Cammareri, trapanese e studioso di tradizioni popolari, che mi ha in un certo senso "contagiato".
3 - Ho conosciuto personalmente Valentino Mirto, Priore della Confraternita del SS. Crocifisso di Monreale, e alcuni suoi confratelli, e mi ha colpito la loro giovanissima età, cosa che fa ben sperare per il futuro delle tradizioni popolari religiose del nostro Sud.
-.Franco Stanzione
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I festeggiamenti dedicati al SS. Crocifisso durano tre giorni, 1, 2 e 3 maggio e si esplicano attraverso celebrazioni e solennità con caratteristiche tutte proprie, che ne fanno l’unica festa che si celebra a Monreale con risonanza così profonda. In questi giorni di festa la Piazza e le strade del paese sono piene di gente, molte delle quali si recano in Chiesa per assistere alla novena che si celebra nei giorni antecedenti alla processione. Le celebrazioni in onore del SS. Crocifisso arrivano al loro culmine il giorno 3 maggio, infatti, al termine del solenne pontificale celebrato dall’arcivescovo, ha luogo la tradizionale discesa dall’altare della Venerata immagine: è fatto scendere dall’altare ed adagiato sulla “vara”, le ferite del costato sacro sono palpeggiate di continuo dai fazzoletti dei fedeli. Scoppi di pianto accompagnano questo succedersi disordinato di carezze, e un tremito nervoso serpeggia anche nei più forti di spirito, soggiogati da quella fede che scuote ogni dubbio. Le scene sono ancora quelle descritte nel secolo scorso dal Pitrè: “… i sottostanti fanno ressa per salire anche loro ma non trovano spazio per mettere un piede …”. L’Effige è poi collocata all’esterno della Chiesa, sotto la maiolica che raffigura il protettore di Monreale, da dove alle ore 18:00 in punto, al suono del campanello e al rullo dei tamburi, accompagnato dal suono festoso delle campane a distesa, si dà il via alla solenne processione. Dalle 14:00 fino alle ore 18:00, i fedeli si accalcano presso la maiolica, per toccare, baciare e pregare il Crocifisso, prima che inizi la processione. Fazzoletti bianchi, rossi, turchini volano dal basso verso l’alto e dall’alto verso il basso, lanciati dalla folla che li passano ai fratelli vicino al Cristo i quali, raccolgono e palpano con essi delicatamente le membra adorate, poi li ripassano alla folla, che con le mani in aria li coglie al volo stringendole al petto ed accarezzandosi il viso gridando: "Grazia Patruzzu Amurusu".
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- Testo e foto sono tratti dal sito Confraternita SS. Crocifisso Monreale .